I fattori associati con il peggioramento della iperplasia prostatica benigna non sono ben definiti. Sono stati misurati i marcatori infiammatori da biopsie della prostata per capire se l'infiammazione è legata alla progressione clinica dell'iperplasia prostatica benigna.
Sono stati misurati i marcatori di cellule infiammatorie CD45, CD4, CD8 e CD68 nelle biopsie della zona di transizione di 859 uomini nel sottostudio di biopsia MTOPS ( Medical Therapy of Prostatic Symptoms ).
Usando nuove tecniche di imaging è stata quantificata la portata dell’infiammazione moderata / grave.
La progressione clinica della iperplasia prostatica benigna è stata definita come un aumento confermato di 4 punti o superiore nel punteggio dei sintomi AUA ( American Urological Association ) dal basale, o il verificarsi di incontinenza urinaria o ritenzione urinaria acuta.
Sono stati determinati i parametri clinici di base, tra cui l'uso concomitante di farmaci.
L'infiammazione, misurata dai livelli di CD45, CD4 e CD68, ha aumentato il rischio di progressione clinica dell'iperplasia prostatica benigna.
CD4 ha mostrato il più alto rischio negli uomini nel più alto terzile di infiammazione moderata / grave che presentavano un rischio di progressione doppio rispetto agli uomini nei due terzili inferiori combinati ( HR=2.03, P=0.001 ).
L'infiammazione è risultata più fortemente associata a progressione definita dalla ritenzione urinaria acuta o dall’incontinenza ( HR da 2.39 a 3.08, CD8 P=0.03, CD4 P=0.01 ) che da un aumento del punteggio dei sintomi AUA ( CD4, HR 1.86, P=0.01 ).
Gli uomini che hanno segnalato, al basale, l'uso di farmaci anti-infiammatori non-steroidei ( FANS ) o steroidei tendevano ad essere a più alto rischio di progressione.
In conclusione, anche se i dati hanno mostrato che l'infiammazione aumenta il rischio di progressione, i risultati suggeriscono che l'infiammazione ha un ruolo maggiore negli uomini le cui patologie richiedono farmaci antinfiammatori. ( Xagena2015 )
Torkko KC et al, J Urology 2015; 194: 454-461
Uro2015